Sassuolo ai confini dell’umano
Nella mattinata di venerdì 26 gennaio, per gli istituti superiori, e sabato 27 gennaio, in orario serale per la cittadinanza, si terrà la conferenza-spettacolo “I confini dell’umano”.
La ricorrenza del Giorno della Memoria sarà l’occasione per scoprire insieme come la grande storia si intreccia con le vicende e le storie di vita della capitale della ceramica.
Davanti agli occhi del pubblico, appariranno sotto nuova luce l’editore modenese Angelo Fortunato Formiggini (proprio quello che dà il nome al liceo cittadino), che 80 anni fa si buttò dalla Ghirlandina; l’ingegnere della ceramica Saime Leone Padoa, che riuscì a salvarsi e continuò a lavorare a Sassuolo nel dopoguerra; il soldato sassolese Carlo Bertini, che a 18 anni visse l’esperienza della deportazione militare in un campo di prigionia nazista e un quarto personaggio, la cui identità sarà rivelata solo alla fine. La loro vicenda umana è stata ricostruita sulla base di documenti, testimonianze e interviste che hanno coinvolto l’Archivio storico comunale, archivi modenesi e raccolte famigliari. Su questa base Daniel Degli Esposti e Paola Gemelli hanno ideato e costruito una conferenza-spettacolo
che, intrecciando storia e memoria, racconterà un pezzo di storia sassolese con parole e immagini. Sarà ripercorso il periodo storico che da fine Ottocento arriva ai giorni nostri, con particolare attenzione alle fondamentali tappe degli anni 1938 – approvazione delle “leggi razziali” – e del 1948, entrata in vigore della Costituzione italiana e ratifica della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
La narrazione sarà condotta dallo storico Daniel Degli Esposti, mentre la voce dei protagonisti rivivrà nell’interpretazione di Cristina Ravazzini. L’appuntamento per la cittadinanza è alle ore 21 all’Auditorium Bertoli, con ingresso gratuito. L’iniziativa è organizzata dall’Istituto Gramsci di
Sassuolo con il patrocinio del Comune di Sassuolo.