Lo stadio Enzo Ricci e il calcio a Sassuolo

/ settembre 20, 2017/ Scopri la città/ 0 comments

Il calcio a Sassuolo nacque ufficialmente nel 1922, quando venne fondata la squadra neroverde (allora in verità utilizzava gli stessi colori dello stemma comunale, ovvero il giallo e il rosso), inizialmente impegnata per molti anni nei vivaci tornei dilettantistici emiliani dove nacquero molte rivalità con le vicine compagini Carpi, Roteglia, Guastalla, Mirandolese e Baracca Lugo. I primi calci al pallone vennero tirati al campo che sorgeva in pieno centro nell’area oggi coperta da via Roma; dal 1925 fu invece utilizzato il campo sportivo in località La Pista, situato nel quartiere Borgo Venezia lungo le sponde del Secchia. Qui veniva svolta buona parte delle attività ludico-sportive del tempo e del resto l’area accoglieva già una colonia elioterapica volta a fortificare la razza italica.

Poi, a partire dal 1929, teatro delle gare sassolesi fu il campo polisportivo di Piazza Risorgimento, costruito in pieno centro tra via Mazzini ed il Parco Fossetta. Nel campionato di Serie D 1972-73 il campo fu in verità utilizzato anche da un secondo sodalizio cittadino, il San Giorgio Sassuolo, più conosciuto come Giofil.

Il primo stadio del Sassuolo calcio

La struttura del campo sportivo in origine era composta solamente dal terreno di gioco, spesso utilizzato per le manifestazioni ginniche e militari volute dal regime fascista, dalla pista per l’atletica e dalla vicina palestra situata alla destra dell’attuale tribuna. Vi era anche un campo per il tennis, mentre non fu mai realizzata la prevista piscina. Gli spalti erano costituiti dalla tribuna costruita inizialmente in legno sul lato ovest, mentre la prospiciente gradinata arrivò solo diversi anni dopo. Salvo un breve trasferimento a Fiorano nel 1974, il terreno di gioco del sodalizio neroverde non fu mai abbandonato e in verità cambiò ben poco nella sua struttura. La pista di atletica a quattro corsie rimase fino al 2005, poi venne eliminata comportando lo spostamento delle panchine sul lato della tribuna.

Il Sassuolo 1983-1984, vincitore del Campionato Interregionale e promosso per la prima volta nel calcio professionistico, in Serie C2.

Il Sassuolo 1983-1984, vincitore del Campionato Interregionale e promosso per la prima volta nel calcio professionistico, in Serie C2.

Gli anni 2000 del Sassuolo calcio e la ristrutturazione dello stadio

L’impianto fu ristrutturato nell’autunno 2006 in seguito alla promozione del Sassuolo in Serie C1. Nell’occasione la Tribuna fu solamente rimodernata con nuovi seggiolini ed interventi nella sala stampa e negli spogliatoi; la Gradinata invece fu completamente ricostruita raddoppiando la capacità da 800 a 1.600 posti a sedere. Altri lavori interessarono il potenziamento delle vie di acceso, la creazione di un percorso alla base delle tribune coperte, la suddivisione in forma separata e indipendente delle zone riservate al pubblico locale e al pubblico ospite, il rifacimento della recinzione di bordo campo con vetro anti sfondamento alti 2,20 metri, il rifacimento della pavimentazione delle aree destinate al pubblico, la realizzazione di nuovi cancelli con nuovi varchi interni ed esterni. L’inaugurazione ufficiale ebbe luogo il 21 gennaio 2007 in occasione della gara con il Novara.

Il Sassuolo calcio in serie B

L’inarrestabile ascesa della squadra verso le categorie di vertice del calcio nazionale fece sì che nuovi lavori si rendessero urgentemente necessari soltanto pochi mesi dopo, in occasione dei playoff disputati per accedere al campionato di Serie B (malamente sciupati contro il Monza). Il Sassuolo si trasferì per alcune gare al Giglio di Reggio Emilia (meno costoso del Braglia di Modena, pare) mentre il Comune, proprietario dello stadio, costruiva rapidamente due settori di curva in metallo per raggiungere i 4.000 posti richiesti dalla Lega di Serie C. La Curva Nord, alle cui spalle sorge la caserma dei Carabinieri, fu assegnata ai sostenitori locali ed è in grado di ospitare mille spettatori; la modesta tribunetta sul lato opposto accoglie invece i tifosi in trasferta. In previsione di ulteriori successi della squadra sul campo, si sono già levate voci in direzione di un eventuale nuovo stadio, pur se l’ipotesi appare onestamente alquanto remota […].

L’intitolazione a Enzo Ricci

Dal novembre 1983 lo stadio di Sassuolo è intitolato al dottor Enzo Ricci, illustre medico reggiano oltre che discreto schermidore, ricordato da una targa posta all’ingresso di Via Mazzini. Ricci, Consigliere Comunale a Sassuolo per diversi anni, fu per lungo tempo medico sociale della squadra neroverde, venendo ricordato per il suo forte carisma e la sua innata carica umana, oltre che per la competenza medica, peraltro specializzata nella cura delle malattie polmonari, particolarmente diffuse nella città della ceramica.

testo di Sandro Solinas

NDR: dalla stagione 2013/14, è il “Mapei Stadium – Città del Tricolore” l’impianto che ospita le partite casalinghe del Sassuolo Calcio. Lo stadio Enzo Ricci di Sassuolo è stato la sede degli incontri casalinghi del Sassuolo Calcio fino al 2008 (fino alla promozione in Serie B) ed è stato usato per gli allenamenti della prima squadra fino al 2019, oltre ad ospitare alcune partite del settore giovanile. Lo stadio ha ospitato diverse edizioni della fase finale del campionato Primavera ed alcune partite giovanili internazionali, come Italia-Germania Under 20. Dalla stagione 2019/20 è sede delle partite casalinghe del Sassuolo Calcio Femminile e della Primavera neroverde. Nel 2013 è stato oggetto di ampliamenti e ristrutturazioni.

> bibliografia

Share this Post

Leave a Comment